news The Jungle Bar

Robert Pettena The Jungle Bar  2012  d Long March Space
ROBERT PETTENA  The Jungle Bar
30 Giugno - 15 Settembre 2012
FABIO TIBONI - SPONDA.

con un testo di Gabi Scardi

«Con Jungle Bar Robert Pettena porta la foresta in galleria.

Il perimetro dello spazio è occupato da una selva di rami snelli, verticali o un po’ inclinati; rami che reggono piattaforme soprelevate sulle quali i visitatori possono idealmente circolare, o possono fermarsi per godere di un bicchiere in compagnìa.

Jungle Bar è un progetto elastico, disponibile, versatile; si può espandere o contrarre per adattarsi il spazio che lo ospita; lo si può leggere in modi diversi concentrandosi sulla struttura stessa o sulle sue possibilità di fruizione; fa riferimento all’idea di condivisione e di ludico piacere, di bar e di agorà, così come alla complessità che viviamo e alle nostre stesse contraddittorie esigenze. Fa riferimento alle capanne sull’albero o alle palafitte, ai rifugi urbani,ma anche agli sviluppi più attuali della ricerca sul costruire informale e sull’architettura verde.

La struttura dell’installazione crea un ambiente che parla di natura mentre è artefatto, che pare spontaneo mentre è intenzionale, che evoca l’avventura ma risulta funzionale, che si offre all’esplorazione, ma è comodo e confortevole; un ambiente che pare non essere stato disegnato da nessuno, mentre è frutto di una progettualità precisa,basata da una lato su un impianto concettuale ricco e sfaccettato; dall’altro su un assetto costruttivo rigoroso, fatto di due elementi principali, quello verticale dei rami e quello orizzontale dei piani di appoggio.

Jungle Bar è un contesto da vivere disinvoltamente, da interpretare in libertà; in questo modo scardina l’impianto statico e autoreferenziale che vede l’opera come centro della mostra e dell’attenzione. Si tratta infatti di un’installazione che vive grazie ai visitatori che, con i loro comportamenti, riempiono lo spazio, lo fanno vivere e lo rendono dinamico, ne determinano l’atmosfera e la sonorità. Il lavoro e il pubblico sono dunque tutt’uno. Non solo; la costruzione risulta dotata di un carattere teatrale in virtù del quale i visitatori acquisiscono il ruolo di protagonisti; è una sorta di scenografia in cui ogni azione, ogni atto risultano naturalmente enfatizzati. Esprime quindi anche il carattere performativo di un presente in cui sempre più agire ed apparire sembrano tutt’uno.

Jungle Bar ci consente di divertirci stando immersi nella natura, di essere al bar, ma anche in galleria … Robert Pettena, da sempre attento alle caratteristiche e alle trasformazioni del vivere sociale, fa così emergere le esigenze opposte e contraddittorie, la discrepanza che può esistere tra le nostre stesse diverse aspirazioni; ma dice anche che, questa complessità, non occorre risolverla o rimuoverla; si tratta di una ricchezza da assecondare e da soddisfare.

Il suo lavoro va dunque molto al di lì della riflessione sulla sua forma concreta e non solo perché con il suo aspetto, con i materiali stessi di cui è fatta, Jungle Bar tende ad influire sulla qualità delle attività che vi si svolgono; ma anche perché diventa un filtro attraverso il quale sviluppare la riflessione sul rapporto tra interno e l’esterno, tra lo spazio della galleria e l’intorno, tra l’ambito dell’arte e quello della vita.

Parlando della galleria come spazio di condivisione e dicendo il bisogno di prendersi una pausa, quest’opera lascia alea al divertimento contemporaneo e incarna senz’altro lo spirito attuale; ma invita anche a pensare qualcosa di nuovo per il futuro.


The Jungle Bar   2012

The Jungle Bar 2012, installation view/  Courtesy Fabio Tiboni